«Vicini alle famiglie ferite e ai matrimoni falliti»
Il Papa nel salutare i partecipanti all'Incontro mondiale promosso dalle Equipes Notre-Dame, movimento laicale di spiritualità coniugale, nato in Francia nel 1938 per rispondere all’esigenza delle coppie di sposi di vivere in pienezza il proprio sacramento, ha detto. La missione che vi è affidata è tanto più importante in quanto l’immagine della famiglia – come Dio la vuole, composta da un uomo e una donna in vista del bene dei coniugi ed anche della generazione e dell’educazione dei figli – è deformata mediante progetti contrari sostenuti da, colonizzazioni ideologiche, “Vi esorto anche a continuare a farvi vicini alle famiglie ferite, che sono oggi tanto numerose per problemi di salute, per mancanza di lavoro, problemi di salute, di un lutto, della preoccupazione causata da un bambino, dello squilibrio provocato da una lontananza o un’assenza, di un clima di violenza.
Dobbiamo avere il coraggio di entrare in contatto con queste famiglie, in maniera discreta ma generosa, materialmente, umanamente o spiritualmente, in quelle circostanze dove esse si trovano vulnerabili”. “Infine vi invito ad essere strumenti della misericordia di Cristo e della Chiesa verso le persone il cui matrimonio è fallito. Non dimenticate mai che la vostra fedeltà coniugale è un dono di Dio, e che verso ciascuno di noi è stata usata misericordia. Una coppia unita e felice può comprendere meglio di chiunque altro, come dall’interno, la ferita e la sofferenza che provocano un abbandono, un tradimento, un fallimento dell’amore. E’ necessario quindi che voi possiate portare la vostra testimonianza, il vostro esempio e la vostra esperienza per aiutare le comunità cristiane a discernere le situazioni concrete di queste persone, ad accoglierle con le loro ferite, e ad aiutarle a camminare nella fede e nella verità.