Domenica, 30 Giugno 2024
A+ R A-

PER QUALI MOTIVI NOI ITALIANI NON DOVREMMO FESTEGGIARE IL NATALE NEI LUOGHI PUBBLICI?

2016PresepioVivente


Anche quest’anno, con l’avvicinarsi delle feste natalizie, è tornata la polemica sui presepi nei luoghi pubblici, soprattutto nelle scuole. Si sono verificati molti casi di sospensione di questa tradizione, ove fosse ancora presente, insieme con la sospensione di canti religiosi ispirati alla Natività.

Non è il caso di stupirci tanto che la lotta contro tutto ciò che sa di religioso, soprattutto di Religione Cattolica, si fermasse di fronte alle statuine di un Presepio! La società attuale ha preso da tempo un atteggiamento di lotta contro la religione, non solo cercando di impedirle ogni pubblica manifestazione e presenza, ma creando un mondo in cui Dio sia difficile da trovare e soprattutto da “vedere”.


La presenza di persone di altre religioni che rimarrebbero offese dalle manifestazioni del Natale, é quasi sempre un pretesto di alcuni che conosciamo bene da tempo: Mi domando sinceramente perché ci si ostina a contrapporre il Natale, o più in generale le feste cristiane, alle altre religioni. Perché, in altri termini, l’una debba escludere l’altra.
E per quale motivo, la celebrazione della nascita di Cristo dovrebbe offendere chi non crede in lui o non crede affatto. Al massimo, una festa religiosa (di un’altra religione) dovrebbe lasciare indifferente.......
Ma ecco che spuntano le solite ragioni “laiciste”,e ideologie politiche che iniziano a porre in dubbio il diritto della maggioranza degli italiani di festeggiarlo e di rinnovare la propria identità cristiana, con la “scusa” che altrimenti si offende chi non è cristiano e chi non festeggia. Ammesso che sia anche così, dove starebbe il problema?
Chi si sente offeso, non partecipa. Se ne resta in disparte. Così, semplicemente e con rispetto! ...... Per quale motivo, gli altri, che poi sarebbero la maggioranza, dovrebbero rinunciarvi? Per quale assurda logica, in una scuola, gli alunni non dovrebbero celebrare una festa della loro tradizione, che li distingue come popolo, come identità e cultura, in nome di vecchie e stantie ideologie o di un supposto quanto artificioso laicismo ?
Chi sceglie di venire in Italia, musulmano, ebreo o buddista che sia, è pienamente consapevole che si troverà in una società e in una cultura, e di fronte a una fede e a tradizioni diverse dalle proprie. Sarebbe dunque opportuno e ottimale che l’immigrato imparasse, magari, a farle proprie, senza per sentirsi pienamente parte della società in cui ha scelto di vivere. E’ da questa regola, che nasce l’integrazione e la pacifica convivenza fra le diverse culture e religioni.
PER QUANTO RIGUARDA CERTI.... INSEGNANTI
Tutti costoro dovrebbero, spiegare ai bambini e agli alunni perché per 15 giorni non ci si reca più a scuola, cioè far comprendere perché è vacanza e perché lo è per tutti, anche per chi non crede o crede in qualcos’altro.
E POI: nella qualità di insegnanti dovrebbero anche spiegare ai propri giovani perché si chiama Natale, e cioè che si tratta dei festeggiamenti legati alla nascita di Qualcuno di nome GESU’ CRISTO Don Secondo

Rassegna vecchi articoli..

La

La "porta murata"

La

Dopo la aver  parlato della “Porta Santa” sempre aperta, voglio dire qualcosa sulla ”porta della nostra chiesa” sempre chiusa, anzi “murata”, o se è “vera o finta”. Varie persone e in più occasioni mi hanno chiesto notizie su questa “strana cosa”. Infatti viene davvero da chiedersi se la  facciata della nostra chiesa sia nata così, con tre porte ma una destinata a rimanere  sempre...

Read more
Choc in Belgio, eutanasia su un minore

Choc in Belgio, eutanasia su un minore

Choc in Belgio, eutanasia su un minore

Un paziente terminale, la sua volontà di accelerare la fine, il consenso di chi gli è più caro, il via libera dei medici: lo vuole, lo vogliono tutti, soffre troppo, perché non praticargli l’iniezione letale? È l’eutanasia nella formula prevista dalla legge belga (e di quella di Olanda e Lussemburgo), con la differenza che questa volta è stata praticata su un minorenne. Solo a tarda sera si è sapauto...

Read more
Don Secondo: il mio  ’68, cinquant'anni fa…

Don Secondo: il mio ’68, cinquant'anni fa…

Don Secondo: il mio  ’68, cinquant'anni fa…

Il “1968”?... No, non voglio parlare di quello che fu il "1968” per la società di allora non solo in Italia ma in tutta Europa: per dire qualcosa ricordo che fu il tempo in cui si contestava. Fu il tempo in cui a scuola bisognava promuovere tutti con “il 6 o il 18 politico”; fu il tempo della grande contestazione “dappertutto”, nella famiglia, nella scuola, nelle piazze e anche nella Chiesa. Non voglio...

Read more

Visite dal 1 Sett. 2018

00490094
OggiOggi201
IeriIeri153
Nella settimanaNella settimana1255
Nel meseNel mese5229
TuttoTutto490094
Il Tuo Indirizzo IP è 3Dot145Dot87Dot213
UNITED STATES
US
Ospiti 111


Contatore Accessi

Bentornato!!
Hai visitato questo sito web volte
con inrizzo IP
. . .
Primo  accesso: 30/06/2024 15:24:23
Ultimo accesso: 30/06/2024 15:24:23

Orario delle Sante Messe
Video Parrocchia
Gli Scout a Poggi Lazzaro
50 anni insieme