INCONTRO DIOCESANO DELLE FAMIGLIE 2021
PASSATE PAROLA e... affrettatevi a iscrivervi!
A partire da venerdì 5 febbraio, alle ore 17 e per ogni venerdì del periodo di Quaresima, nella nostra chiesa parrocchiale si celebrerà la Via Crucis.
La Festa del Papà, ormai conosciuta con il nome di Festa di San Giuseppe in Italia, è una ricorrenza molto importante per i bambini (e per i grandi) .
L’Italia e la maggior parte dei paesi cattolici associano la Festa del Papà a quella di San Giuseppe. I primi a celebrare la festa di San Giuseppe furono i monaci benedettini nel 1030, seguiti dai servi di Maria nel 1324 e dai francescani nel 1399, la festa divenne poi canonica per la Chiesa Cattolica nel 1621 grazie a Papa Gregorio XV. Fino al 1977 il giorno di San Giuseppe era considerato in Italia festivo anche agli effetti civili ma con legge 5 marzo 1977 n. 54, questo riconoscimento fu abolito e da allora il 19 marzo divenne un giorno feriale.
Nei paesi di cultura anglosassone invece le prime tracce della celebrazione della Festa del Papà risalgono al 5 Luglio 1908.
In Italia a questa festa è legato anche un vasto “patrimonio culinario”, diverso da regione a regione. Ad esempio in alcuni paesi invitare i poveri al banchetto di San Giuseppe, e sempre in questa occasione, un sacerdote benediva la tavola ed i poveri erano serviti dal padrone di casa. Questo perché nella tradizione popolare San Giuseppe è il santo protettore dei poveri e dei derelitti, in quanto capofamiglia di una giovane coppia di sposi in un paese straniero.
E’ interessante notare che già Goethe, in viaggio a Napoli alla fine del ‘700, descriveva la Festa di San Giuseppe.
Usanze, piatti e tradizioni diverse che ci testimoniano quanto in tutto il mondo sia vissuta con partecipazione la Festa del Papà. Mi raccomando, non dimenticatevi di fare gli auguri al vostro babbo!
Liberamente tratto da https://www.sanfrancescopatronoditalia.it/
MESSAGGIO DEL SANTO PADRE
FRANCESCO
PER LA QUARESIMA 2021
“Ecco, noi saliamo a Gerusalemme…” (Mt 20,18).
Quaresima: tempo per rinnovare fede, speranza e carità.
Cari fratelli e sorelle,
annunciando ai suoi discepoli la sua passione, morte e risurrezione, a compimento della volontà del Padre, Gesù svela loro il senso profondo della sua missione e li chiama ad associarsi ad essa, per la salvezza del mondo.
Nel percorrere il cammino quaresimale, che ci conduce verso le celebrazioni pasquali, ricordiamo Colui che «umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce» (Fil 2,8). In questo tempo di conversione rinnoviamo la nostra fede, attingiamo l’“acqua viva” della speranza e riceviamo a cuore aperto l’amore di Dio che ci trasforma in fratelli e sorelle in Cristo. Nella notte di Pasqua rinnoveremo le promesse del nostro Battesimo, per rinascere uomini e donne nuovi, grazie all’opera dello Spirito Santo. Ma già l’itinerario della Quaresima, come l’intero cammino cristiano, sta tutto sotto la luce della Risurrezione, che anima i sentimenti, gli atteggiamenti e le scelte di chi vuole seguire Cristo.
Il digiuno, la preghiera e l’elemosina, come vengono presentati da Gesù nella sua predicazione (cfr Mt 6,1-18), sono le condizioni e l’espressione della nostra conversione. La via della povertà e della privazione (il digiuno), lo sguardo e i gesti d’amore per l’uomo ferito (l’elemosina) e il dialogo filiale con il Padre (la preghiera) ci permettono di incarnare una fede sincera, una speranza viva e una carità operosa.
1. La fede ci chiama ad accogliere la Verità e a diventarne testimoni, davanti a Dio e davanti a tutti i nostri fratelli e sorelle.
In questo tempo di Quaresima, accogliere e vivere la Verità manifestatasi in Cristo significa prima di tutto lasciarci raggiungere dalla Parola di Dio, che ci viene trasmessa, di generazione in generazione, dalla Chiesa. Questa Verità non è una costruzione dell’intelletto, riservata a poche menti elette, superiori o distinte, ma è un messaggio che riceviamo e possiamo comprendere grazie all’intelligenza del cuore, aperto alla grandezza di Dio che ci ama prima che noi stessi ne prendiamo coscienza. Questa Verità è Cristo stesso, che assumendo fino in fondo la nostra umanità si è fatto Via – esigente ma aperta a tutti – che conduce alla pienezza della Vita.
Il digiuno vissuto come esperienza di privazione porta quanti lo vivono in semplicità di cuore a riscoprire il dono di Dio e a comprendere la nostra realtà di creature a sua immagine e somiglianza, che in Lui trovano compimento. Facendo esperienza di una povertà accettata, chi digiuna si fa povero con i poveri e “accumula” la ricchezza dell’amore ricevuto e condiviso. Così inteso e praticato, il digiuno aiuta ad amare Dio e il prossimo in quanto, come insegna San Tommaso d’Aquino, l’amore è un movimento che pone l’attenzione sull’altro considerandolo come un’unica cosa con sé stessi (cfr Enc. Fratelli tutti, 93).
La Quaresima è un tempo per credere, ovvero per ricevere Dio nella nostra vita e consentirgli di “prendere dimora” presso di noi (cfr Gv 14,23). Digiunare vuol dire liberare la nostra esistenza da quanto la ingombra, anche dalla saturazione di informazioni – vere o false – e prodotti di consumo, per aprire le porte del nostro cuore a Colui che viene a noi povero di tutto, ma «pieno di grazia e di verità» (Gv 1,14): il Figlio del Dio Salvatore.
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SENTIAMOCI UNITI ALLA NOSTRA DIOCESIOggi, domenica 22 settembre 2019, alle ore 17, riaprirà la Cattedrale dopo un lungo restauro. Domani, lunedì 23 sarà un giorno importante per la nostra Diocesi e per la città di Volterra: sarà la Festa di SAN LINO, patrono della Diocesi e della città di Volterra. San Lino fu il secondo Papa dopo San Pietro lo consideriamo una “nostra” gloria perché era originario...
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Il cammino della Quaresima anche quest'anno volge al termine. Questo periodo è stato così intenso e pieno di avvenimenti e di vicende, soprattutto per la vita della Chiesa, ma anche per la nostra società civile, che è passato via quasi inosservato, e la Pasqua ora prende quasi alla sprovvista anche i cristiani che vivono la vita nella loro parrocchia: figuriamoci gli altri!... Il cammino volge al termine...
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MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER LA QUARESIMA 2021 “Ecco, noi saliamo a Gerusalemme…” (Mt 20,18). Quaresima: tempo per rinnovare fede, speranza e carità. Cari fratelli e sorelle, annunciando ai suoi discepoli la sua passione, morte e risurrezione, a compimento della volontà del Padre, Gesù svela loro il senso profondo della sua missione e li chiama ad associarsi ad essa, per la salvezza...
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