Domenica 1 Ottobre 2017, è venuto per la prima volta un Sacerdote “polacco” che ha celebrato con me ma che in avvenire non verrà solo a celebrare la S. Messa e poi se ne andrà come quelli che abbiamo visto in questi ultimi mesi. Essi hanno dato un aiuto prezioso con molta disponibilità ed esempio sacerdotale, e per questo li voglio ringraziare: voglio ringraziarli per l’aiuto che hanno dato a me con puntualità e sacrificio. Li ricordo: don Cristoforo, don Vasco, don Gregorio, don Zibi, don Valdemaro e anche qualche altro che ora forse mi sfugge. Li ricorderemo con simpatia e affetto e speriamo di rivederli qualche volta.
Il Sacerdote nuovo appena conosciuto, è venuto per stare stabilmente con noi come “Vicario parrocchiale” e quindi come mio “stabile aiutante”, da poco presentatomi dal Vescovo.
Si chiama don Raffaele; è giovane e compie 25 anni tra pochi giorni. Per ora sta a Larderello con Padre Eduardo, ma gli stiamo preparando un bell’appartamento all’Asilo e siamo a buon punto, dopo aver mobilitato il muratore, l’imbianchino, l’idraulico e dopo aver già fatto acquisti di elettrodomestici. Ci mancano ancora diverse “cose” per attrezzare la cucina e la camera, ma spero che riusciremo a fare “una “cosa” buona e dignitosa, anche con l’aiuto di chi può aiutarci. Lui ancora non è tanto padrone della lingua italiana.
Saluto i Sacerdoti polacchi che ho ricordato e do il “Benvenuto!” al “nuovo arrivato” col quale impareremo a conoscerci e avremo senz’altro con lui una buona collaborazione per il bene della nostra Parrocchia.
Oramai ci siamo abituati a pensare che “la domenica” inizi dal pomeriggio del sabato e il sabato sera diciamo già che ”è la Messa della domenica”. Quindi la domenica già viene celebrata in due giorni, iniziando dal sabato. Ma questa “situazione” e questa “tradizione” è ancora più visibile quando celebriamo la “Festa della Madonna” a fine Agosto: molte persone si sentono “nella festa” già con la partecipazione alla Messa del sabato …” la cosa diventa anche più evidente con la PROCESSIONE del “dopo-cena”: lì ci si sente davvero nel pieno delle “Festa della Madonna” e questa “manifestazione religiosa” quasi ci appare (anche se non è vero) “il centro” della festa”….. ma il “centro”, anche delle feste della Madonna E’ SEMPRE GESU’, perché LEI ci ha dato la prima volta Gesù, LEI ci dà Gesù; LEI CI VUOL PORTARE SEMPRE A GESU! Una “festa della Madonna” che non conducesse a Gesù non sarebbe gradita alla Madonna stessa.
Lo dice bene anche la “nostra” Processione che è, se ci pensate bene, un po’ diversa da quelle che si fanno negli altri paesi,quando si parte della chiesa e in chiesa si ritorna.
A Castelnuovo di Val di Cecina, la Madonna, con la sua Immagine, parte dal centro (dal “cuore”) o da una zona del paese e invita a seguirla in processione, VERSO LA CHIESA, e cioè VERSO GESU’, DA GESU'! Che ci attende in chiesa.
La “nostra festa alla Madonna” inizia con la S. Messa del sabato sere e termina con la Messa del giorno di domenica. Avevate mai pensato alla “singolarità” della “nostra festa” alla Madonna in questo fine Agosto?
Oggi la nostra Parrocchia di Montecastelli Pisano vive un momento di grande gioia perché MONI Alessandro e la bambina DONATONI Chiara ricevono la prima Comunione. Voglio, così, cercare di essere vicino a loro, alle loro famiglie e alla Parrocchia, dispiaciuto tanto di non potere essere fisicamente presente. Lo è per me altri Sacerdoti che ringrazio molto anche per aver curato l’ultimo periodo della preparazione. Grazie anche alla catechista Anna Maria e Torellini che saluto. Per mezzo di questo piccolo
scritto e nella preghiera sono con voi.
Don Secondo
Fonte: Famiglia Parrocchiale Nr. 2483
Il Papa, mercoledì scorso all’udienza in Piazza san Pietro ha parlato di Dio che è nostro Padre, commentando la preghiera del “Padre nostro” e ha ricordando la parabola del “Padre misericordioso”
«Nella preghiera di Gesù– ha detto papa Francesco - c'era qualcosa di talmente affascinante che i discepoli gli chiesero: “Maestro, insegnaci a pregare”. Così Gesù trasmise loro quella che è la preghiera cristiana per eccellenza: il Padre nostro.
E già questa è una novità: avere il coraggio di chiamare Dio con il nome di Padre non è un fatto scontato, perché saremmo portati a chiamarlo con espressioni più elevate, che ci sembrano più rispettosi della sua grandezza.. Al contrario, Gesù, dicendo che Dio è nostro padre o babbo, o papà, ci suggerisce un atteggiamento di confidenza con Dio, e ci fa sapere che Dio ci ama e ha cura di noi.. «Questa è la grande rivoluzione che il cristianesimo imprime nella psicologia religiosa dell'uomo. ll mistero di un Dio non ci schiaccia, non ci angoscia, non ci fa sentire piccoli. È una rivoluzione con la quale Gesù ci rivela che Dio è un Padre buono».
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EUSTACHIO MONTEMURRO LA VITA: Nascita e formazione Eustachio nasce a Gravina in Puglia il 1° gennaio 1857 dal notaio Giuseppe Montemurro, di Matera, e da Giulia Barbarossa, di distinta famiglia di Minervino Murge BA. Oltre alle doti intellettuali e morali, per le quali sin da fanciullo si segnalerà, mostra un temperamento vivace, dinamico, intraprendente, volitivo e generoso.
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Domenica 6 marzo don Secondo Macelloni, ha compiuto 90 anni. Lo ha festeggiato in Parrocchia dove sono intervenuti i "suoi" scout, giovani e veterani. Auguri carissimo Donse!!!
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