Con tutta la buona volontà non si può raccontare un così lungo tempo in poche righe e in poche parole. Dirò solo “qualche cosa” perché non me la sento di fare un lungo racconto. Basti questo:
1 Giugno 1969- 9 Giugno 2019! “Giugno 1969” e dal numero “UNO” siamo al numero 2.588!
Quanti fatti, quanti argomenti, quanti racconti,lieti e tristi,belli e brutti, e certe volte, purtroppo, addirittura tragici!.. .Quante storie della Parrocchia, del Paese, quanti ricordi ormai sono scritti che si conservano. E poi anche quanto tempo impiegato, quanta fatica, quante riflessioni, quanta costanza nel continuare senza sosta senza cedere a qualche tentazione di “smettere”, e anche quante spese incontrate per comprare materiali vari per stampa, carta, inchiostri, toner; quante spese per “macchinari” per cercar di essere almeno un po’ adeguati ai tempi che progredivano: macchine per scrivere (meccaniche, elettriche, elettroniche); ciclostili, meccanici, elettrici; elettronici, e, infine vari “computer”, e poi stampanti, fotocopiatrici e soprattutto la convinzione che “FAMIGLLIA PARROCCHIALE” è utile ancora, e ancor più, agli scopi e alle speranze per cui pensai e stampai il primo “semplicissimo ” numero che uscì quel 1° di Giugno 1969 di Cinquant’anni fa.
Don Secondo
UNA BELLA COINCIDENZA
**Domenica 9 Giugno 1971 – Domenica 9 Giugno 2019”
Sono trascorsi 48 anni – Dopo un anno e quattro mesi nei quali la nostra chiesa rimase chiusa per lunghi e complessi lavori di restauro (Fu quasi un rifacimento)! In quel 9 Giugno 1969 essa fu riaperta con grande festa e prima della celebrazione della S. Messa il Vescovo, Mons. Roberto Carniello, consacrò il nuovo ALTARE, quello al centro della chiesa ove ora si celebra la Messa. L’Organo, all’inizio dei lavori era stato mandato a restaurare e ritornò nel 1972. Questi avvenimenti li ricordo volentieri perché non si perda la memoria
don Secondo
Don Raffaele con i bambini e le bambine che riceveranno la prima comunione il 9 giugno 2019: Antonelli Marcello – Baragatti Stefano – Guarguaglini Mirco - Guzzarri Gianni - Mugnaini Giada - Pipia Mattia - Ricci Michele - Tanda Giacomo - Volpi Viola
IO CREDO, SIGNORE, AMEN!
Questa verità “PRESENZA DEL SIGNORE GESU’ è affascinante anche se rimane sempre nel mistero.
Noi sentiamo che è così; ci viene voglia di inchinarci, di metterci in ginocchio, di stringere le mani sul petto dopo aver farro la Comunione, come per abbracciare Lui, Gesù che è dentro di noi, che ha fatto “una cosa sola” con noi. Sono le sensazioni che auguriamo di provare anche ai nostri Bimbi e alle nostre Bimbe, non solo oggi dopo aver fatto per la prima volta la Comunione. “Oggi con noi, Signore, vuoi “SPEZZARE IL PANE” come facesti già 2000 anni fa” GRAZIE, Gesù! Comunione con Gesù, ma sempre, tutte le volte che Lo riceveranno: sono le parole stesse di Gesù che ci danno questa certezza, è la nostra Fede in lui. Oggi è proprio il giorno della PRIMA COMUNIONE: “Io vengo a te Gesù…. O Gesù Tu vieni a me!” Quando facciamo la Santa Comunione andiamo con questa Fede semplice e pura come quella che oggi vediamo nei nostri Bimbi e nelle nostre Bimbe. Andiamo così da Gesù!!
Don Secondo
E’ UN GIORNO DI TUTTI
Il giorno della PRIMA COMUNIONE ci riguarda tutti da vicino, personalmente e come Comunità cristiana, e sarebbe un grave errore se lo vedessimo come la festa di nove famiglie che hanno i figli “a Comunione”, come si sul dire. Ci riguarda tutti perché ci obbliga a renderci conto di come sono i nostri “rapporti con Gesù”. C’è chi fa la Santa comunione tutte le domeniche, chi la riceve ogni tanto, e ci sono quelli che sono anni che non ricevono Gesù Perché?...E come facciamo la Comunione?
Oggi ho vissuto un'esperienza nuova. Ho fatto un giro per il paese, sono passato vicino alla chiesa e vista la porta “socchiusa”, sono entrato. Dentro non c'era nessuno. Io vado volentieri in chiesa, ma alla domenica. Allora c'è la gente, ci sono i canti, l’organo che suona, ci sono le luci accese. Oggi invece non c'era nessuno. Ho notato solo un raggio di luce che cadeva dall'alto e poi il grande silenzio.
Con un po' di emozione, in silenzio, ho attraversato la navata centrale e sono andato su verso l'altare, al centro. sono rimasto ancora impressionato dal grande Crocifisso che domina la chiesa. L’ho guardato ancora in silenzio con nel cuore una silenziosa preghiera.
Poi sono andato davanti al tabernacolo.
Lì c’era una candela accesa, e anche quel “lume rosso” che, mi hanno raccontato, sta sempre acceso giorno e notte. Allora ho pensato che lì c’era proprio Gesù. Mi sono messo ancora un po’ in ginocchio e poi mi sono seduto.
Ho avuto chiara la sensazione che, non ero solo.
Ho sentito davvero la presenza di Gesù. Allora ho acceso anch’io, una candela e sono rimasto in silenzio a guardare la sua luce. Non l'avevo mai riflettuto ma lì ho capito che quella piccola fiammella aveva per me un significato importante. Signore, gli ho detto, so che tu sei dovunque, in cielo, in terra, in ogni luogo, ma oggi ho sentito un qualcosa, e ho capito ancor più che tu, davvero, abiti lì. Mi sono messo ancora seduto e ho pensato che deve essere triste per te, in tante giornate, quando nessuno ti viene a trovare, o Signore. Ho guardato ancora la luce di quella candela che avevo acceso e prima di andarmene, gli ho chiesto: ‘fai tu compagnia a Gesù al posto mio’. Perdonami quando non mi ricordo che tu sei lì. E allora m è sembrato bello, Signore, il pensare che anche quando tra poco me ne sarò andato, quella fiammella ti avrebbe fatto ancora un po’ di compagnia per me.
Ipsilon
P.S. Ringraziamo Ipsilon per la colaborazione
La Messa della Cresima, molto opportunamente terminò con il canto che inizia così “Davvero questa Messa non finisce qui!”
Se è sempre vero che la Messa non finisce quando il sacerdote dice: “Andate, la Messa è finita”, perché essa termina in chiesa ma continua nella vita, questo fu più vero che mai domenica scorsa: quando si è ricevuta la Cresima, non si è fatto tutto; il dono ricevuto bisogna viverlo nella vita!
Le parole di quel bellissimo canto, dicono così: "Davvero la messa non finisce qui, il sole non muore la sera; la festa non finisce con un 'Ciao' e torni, poi a casa contento".
Noi tornammo a casa contenti per come era stata bella ed emozionante la Messa della Cresima, ma davanti a noi e soprattutto davanti a queste ragazzine e a questi ragazzini di 12/13 anni sta ora la vita con tanti problemi: con la poca esperienza dovuta all’età, con la società poco cristiana che li circonda, con tanti cattivi esempi sentiti, visti e raccontati in televisione e nei mezzi moderni di comunicazione, con la mancanza di esempi positivi e con la poca cura della loro crescita cristiana da parte di chi se ne dovrebbe interessare.
Così,anche questi Cresimati, rischiano di fare “la fine” di tanti altri, perdendosi nell’indifferenza a riguardo della Fede che domenica affermarono e confermarono.
Diamo loro buon esempio, aiutiamoli a vedere anche gli esempi buoni e di vita cristiana vissuta con gioia. I canto che facemmo a fine Messa, continuava così: “Incontrerò bambini che giocano anche se tristi, una madre che è in ansia, ma vive, degli uomini già stanchi ma felici, felici per aver lavorato per la famiglia". E allora proviamo ad avere ancora un po’ di speranza e preghiamo con le parole del canto: “Ti prego, Padre santo per i poveri del mondo”….”La vita è una stagione che fa nascere i fiori, ciascuno vale il tuo amore!” Ci sono tanti poveri nel mondo, ci sono tante forme di povertà, e “i fiori” più belli sono i figli, i bambini, sono anche i nostri “Cresimati, Asia, Carla, Chiara, Davide, Ettore, Fatima, Irene.
Preghiamo per loro e andiamo avanti
”La festa con gli amici non finisce con un ‘ciao’, e torni a casa contento”.
Terminata la Messa della Cresima siamo tornati a casa “contenti, ma sempre consapevoli del mondo in cui viviamo e vivono questi figli che hanno ricevuto la Cresima.
E andiamo avanti con i sentimenti delle parole che concludono quel canto “E correremo insieme la vita nel sole, la gioia e il dolore di tutto il creato, e non avremo niente, Te solo Signore, un amico per tutta la gente del mondo. E correremo insieme”, noi e i nostri ragazzi della Cresima.
Ora ci incamminiamo verso un altro giorno importante anche per i Parrocchiani: la Messa della Prima Comunione del prossimo 9 Giugno.
Da sabato 7 gennaio 2017, all'interno della chiesa di San Calisto, di proprietà del Vaticano ma che si trova a Roma, in zona Trastevere, sono ospitati circa 30 clochard, che possono in questa maniera ripararsi dal freddo. È solo l'ultima iniziativa di papa Bergoglio in favore dei senzatetto.
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MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER LA QUARESIMA 2021 “Ecco, noi saliamo a Gerusalemme…” (Mt 20,18). Quaresima: tempo per rinnovare fede, speranza e carità. Cari fratelli e sorelle, annunciando ai suoi discepoli la sua passione, morte e risurrezione, a compimento della volontà del Padre, Gesù svela loro il senso profondo della sua missione e li chiama ad associarsi ad essa, per la salvezza...
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Nella Cripta, presso la “Porta Santa”, c’è una bella “Edicola Sacra” o “Tabernacolo murale” ove è custodita e venerata una piccola statua della Madonna. L’antica Statuetta fu rubata 20 e più anni fa, quando il piccolo “cancello“ che la protegge veniva lasciato aperto: fu rubata insieme ad altre “Statuette” che si trovavano in vari piccoli “tabernacoli” in alcune case del Borgo. Io ricomprai...
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