A chi parla papa Francesco?
Non mi sono meravigliato tanto, perché è quasi sempre così: tanti “mezzi di comunicazione” non esclusa la Televisione, sono abituati a “travisare” l’insegnamento della Chiesa e del Papa, in modo particolare quello di Papa Francesco al quale si fanno dire tante cose che non ha mai detto e non ri riferiscono quello che realmente insegna! ... I telegiornale del giorno, di Rai 2, si è aperto con questa “strabiliante” notizia: “Il Papa toglie la scomunica ai divorziati risposati”! Meno male che, poi, Rai 1 è stato corretta: “Il Papa dice che i cristiani divorziati-risposati non sono scomunicati ma fanno sempre parte della Chiesa”. Chi l’ha mai detto e insegnato che essi sono “scomunicati”! Quello che ha detto mercoledì il Papa, è la “dottrina e l’insegnamento che non ha “niente di nuovo” e che è sempre stato “quello della Chiesa”!
Di seguito le parole precise del Papa.
Don Secondo
IL PAPA HA DETTO….
Leggi tutto...". . . voglio ricordare, questa carissima sorella dal volto buono, dagli occhi e dal sorriso amabili . . . ."
di Don Secondo Macelloni
Tuttavia“in questa pagina” devo e voglio parlare un poco di lei, pensando che farà piacere anche a voi che la conoscevate. E poi ne sento anche il bisogno!...
Tutte le settimane le mandavo Famiglia Parrocchiale e lei l’aspettava e la leggeva con gioia, perché si sentiva parte di questa “famiglia” che è la nostra Parrocchia, anche se soltanto per pochi giorni all’anno poteva essere tra noi….Quando veniva a Castelnuovo, diceva alle altre suore:”Vado a casa mia!”….
E lo diceva non solo perché per molti anni qui trovava il babbo e la mamma e me suo fratello a cui si aggiungevano sempre le sorelle, e così ci ritrovavamo tutti insieme, ma anche perché voleva bene a questo Paese e soprattutto voleva bene alle persone che negli anni aveva conosciuto…
Anche a nome delle altre due mie sorelle Suor Lucia e Rita e di tutti i Nipoti e Familiari, voglio ricordare, questa carissima sorella dal volto buono, dagli occhi e dal sorriso amabili, che davano gioia e serenità a chi la incontrava e più a chi la poteva conoscere.
Queste reali sensazioni le abbiamo provate tutti, non solo noi familiari e tante persone di Castelnuovo, ma anche ovunque Suor Cecilia è vissuta, anche molto lontano, soprattutto nel “milanese”, dove ha lavorato più a lungo, e in altre parti d’Italia dove è stata bravissima e appassionata Maestra di Scuola Materna a contatto con tanti bambini e con le loro famiglie. Lei aveva avvertito molto presto, da giovane ragazzina, la chiamata del Signore alla “vita religiosa” tra le Suore di Santa Marta, e aveva lasciato la famiglia quando io ero in Seminario e non ancora Sacerdote - La stessa strada, poi, la seguì la sorella Suor Lucia, mentre Rita, la più piccola, si sposò facendosi una bella famiglia. Il babbo e la mamma, erano sicuramente meravigliati dei loro figli, e furono molto felici: la loro famiglia, dai saldi principi cristiani, era cosi diventata, davvero, una bella “immagine” della Chiesa.
Leggi tutto...di Suor Alfonsina (*)
Al termine della Messa, Suor Alfonsina ha salutato la "bela tuseta de Milan!”
Carissima Suor Cecilia
Sono la tua consorella che ogni volta ne aveva l’occasione di passare dalla corsia, si fermava davanti alla porta della tua camera e ti salutava in dialetto milanese: “Ciao, bela tuseta de Milan!”.
Tu sorridevi compiaciuta perché eri felice di sentirti parlare di Milano, dove avevi trascorsi diversi anni, spendendo con amore le tue energie con i piccoli che ti erano stati affidati. Infatti, la prima volta, mi hai risposto così: “Davvero, se potessi volerei ancora a Milano, ma il Signore mi ha fermato qui!”
Dalla tua bocca, però, non è uscito un lamento e un rammarico, per quanto fosse grande la tua sofferenza.
Ora, carissima, che hai raggiunto finalmente il Dio che tanto hai amato e hai insegnato ad amare a quanti ti erano affidati; ora che sei andata ad abbellire i giardini del Cielo e dove, sono certa, già godi la pace dei giusti, ricordati di tutti noi; volgi lo sguardo di particolare tenerezza al tuo amato fratello don Secondo, alle tue sorelle Suor Lucia e Rita e su tutti i tuoi cari.
Prima di lasciarci, ti ringrazio ancora, Suor Cecilia, per averci lasciato come tua preziosa testimonianza, l’accettazione della sofferenza, vissuta con tanta serenità.
Ciao, Suor Cecilia! Prega per tutte noi! Grazie di cuore.
Suor Alfonsina
Querceto 7 Luglio 2015
(*) Suora della casa per suore di Santa Marta a Querceto di Sesto Fiorentino
Roberto Campiotti, nato a Varese il 31 ottobre 1955, entrato nel Seminario diocesano nel 1974 e ordinato sacerdote nel 1979, dopo alcune esperienze come vicario parrocchiale a Laveno Mombello (VA), Milano e Cassano Magnago (VA), dal 1995 al 2006 don Roberto Campiotti è stato parroco a Sumirago (VA) e dal 2006 al 2010 responsabile della Comunità Pastorale “S. Benedetto” in Sumirago. Dal 2010 è Rettore...
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